International Jazz & Art Performing 5.0
The Sound of Jazz
Cinque incontri artistico-musicali dell’estate 2025


tutti i giovedì dal 3 al 31 luglio 2025, ore 21
Zu.Art giardino delle arti - Vicolo Malgrado 3/2, Bologna
Dal 3 al 31 luglio 2025, tutti i giovedì alle ore 21, all’interno della suggestiva cornice di Zu.Art giardino delle arti di Fondazione Zucchelli si svolgerà la rassegna International Jazz & Art Performing 5.0 | Cinque incontri artistico-musicali dell’estate 2025, ancora una volta realizzata grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Nuovi Linguaggi e Tecnologie Musicali del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna.
Questa settima edizione dal titolo The Sound of Jazz è un viaggio straordinario nel cuore pulsante della musica jazz, dove l'eleganza rivoluzionaria della casa discografica ECM, l'innovazione di Thelonious Monk, il fascino della musica brasiliana di Antônio Carlos Jobim e il sound inconfondibile della Blue Note si fondono in un'esperienza sonora unica. L'omaggio a questi pilastri del jazz vedrà esibirsi i migliori talenti delle scuole di jazz e di musica applicata del Conservatorio di Bologna, il coordinamento di alcuni docenti e il coinvolgimento di ospiti di fama nazionale e internazionale, quali: Marco Ferri, Roberto Rossi, Stefano Senni e Federico Sportelli. La rassegna ci farà immergere nelle sonorità che hanno fatto la storia e che continuano a risuonare nell'immaginario collettivo, trascendendo il tempo e lo spazio, e portandoci attraverso le sfumature più intime e le esplosioni più potenti di questo straordinario genere musicale. L’ultimo appuntamento sarà dedicato alle composizioni e arrangiamenti di studentesse e studenti.
La prima serata prevista per giovedì 3 luglio intitolata The Sound fo ECM vedrà l'esibizione del contrabbassista Stefano Senni, e la partecipazione di Stefano Zenni come relatore, di Domenico Caliri alla chitarra e dei giovani talenti Giovanni Sala, Riccardo Di Bonaventura e Gaetano Alfonsi. Giovedì 10 luglio si potrà assistere a The Sound of Monk, con Federico Sportelli al sax e Greg Burk al pianoforte accompagnati da Francesco Pesaturo, Piero Rapagnani, Lorenzo Olivieri. L’appuntamento del 17 luglio, The Sound of Blue Note, coinvolge Marco Ferri (sax), Alessandro Presti (tromba e direzione) e gli studenti Francesco Stella, Ferdinando D’amico e Bernardo Cortesi. A seguire, il 24 luglio, The Sound of Brazil vedrà interagire musicalmente Roberto Rossi (batteria e percussioni), Paolo Ghetti (contrabbasso) insieme a Giulia Tedesco, Michele Morelli e Michele Paccagnella. La serata conclusiva del 31 luglio, intitolata Martini Arrangers Workshop: classic goes jazz, sarà interpretata da un’ampia formazione composta da Alberto Bonora, Enrico Erriquez, Valerio Garagnani, Francesco Giacalone, Francesco Pesaturo, Francesco Stella, Giovanni Di Bella, Daniele Marrone, Valentina Tollis, diretti da Michele Corcella, con ospite Mark Pasini, vincitore del Premio Giardina.
Il programma musicale sarà trasmesso live da Radio Oltre, la web radio dell'Istituto dei ciechi Francesco Cavazza, che curerà anche il dj set prima dell'inizio dei concerti, sempre in diretta da Zu.Art giardino delle arti.
La rassegna, che vede la direzione artistica di Stefano Paolini, è organizzata e promossa da Fondazione Zucchelli e fa parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.
In occasione delle serate musicali, dalle ore 19.30 alle 23.30, sarà possibile visitare Dietro tutte le cose, mostra collettiva dei migliori talenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, vincitori e vincitrici del Concorso Zucchelli 2024 e dei premi Art Up 2024, a cura del collettivo Parsec.
Il punto ristoro è a cura di Afrodita Chef. Apertura alle ore 19.00. Prenotazioni al numero: +39 051 232423.
Ingresso libero | eventi.fondazionezucchelli@
"The Sound of Jazz" è un viaggio straordinario nel cuore pulsante della musica jazz, dove l'eleganza delle sonorità ECM, l'innovazione di Thelonious Monk, il fascino della musica brasiliana di Antônio Carlos Jobim e il sound inconfondibile della Blue Note si fondono in un'esperienza sonora unica. "The Sound of Jazz" è un omaggio a questi pilastri del jazz, un'opportunità unica per immergersi nelle sonorità che hanno fatto la storia e che continuano a risuonare nell'immaginario collettivo. La rassegna sarà un'esperienza che trascende il tempo e lo spazio, portandoci attraverso le sfumature più intime e le esplosioni più potenti di questo straordinario genere musicale. L’ultimo appuntamento sarà dedicato alle composizioni e arrangiamenti degli studenti del conservatorio. Preparatevi a essere sorpresi, emozionati e, soprattutto, a scoprire il vero sound of jazz".
Giovedì 3 luglio | THE SOUND OF ECM: La Sottile Armonia dell'Innovazione
La casa discografica ECM ha rivoluzionato la scena jazz internazionale, diventando sinonimo di eleganza, raffinatezza e ricerca sonora. Fondata da Manfred Eicher, ECM ha portato alla luce alcune delle produzioni più innovative e sperimentali del jazz contemporaneo. Artisti come Keith Jarrett, Jan Garbarek e Pat Metheny hanno definito il suono ECM, caratterizzato da atmosfere rarefatte, spaziose e meditativa. In questa performance esploreremo le sonorità eteree e avanguardistiche che hanno segnato una nuova era per il jazz insieme all’ensemble guidata dal M° Domenico Caliri, docente di chitarra jazz del conservatorio e all’ospite M° Stefano Senni, contrabbassista affermato
DOMENICO CALIRI Nato a Messina l’11 dicembre 1967, si é avvicinato alla musica a undici anni. Ha studiato armonia e contrappunto con il compositore e didatta M° Albino Taggeo. Nel 1990 si trasferisce a Bologna, partecipando attivamente alla fervente scena musicale jazzistica locale. Ha suonato in circa settanta cd, partecipando ad importanti festivals in: Italia, Svizzera, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Austria, Slovenia, Croazia, Albania, Serbia, Polonia, Spagna, Portogallo, Turchia, Canada, Stati Uniti, Cina e Giappone, e collaborando con alcuni tra i più importanti improvvisatori della scena internazionale, tra cui: Lester Bowie, Enrico Rava, Han Bennink, Kenny Wheeler, Butch Morris, Paolo Fresu, Adam Rudolph, John Oswald, Fred Frith, Richard Galliano, Aldo Romano, Antonello Salis, Ares Tavolazzi, Michel Godard, Gianluigi Trovesi, Marco Tamburini, Roberto Ottaviano, Maurizio Giammarco, Tiziano Tononi, Gianluca Petrella, Jean Louis Matinier, Stefano Bollani, Gianni Lenoci, Marcello Magliocchi, Pino Minafra, Sandro Satta, Roberto Bellatalla, Keisuke Otha, Oscar Del Barba, Cristina Zavalloni, Francesco Cusa, Roy Paci, Gianni Gebbia, Carlo Actis Dato, Fabrizio Spera e molti altri.
STEFANO SENNI E’ sicuramente uno dei contrabbassisti più attivi e richiesti nel panorama jazzistico italiano e internazionale. Nel corso della sua carriera trentennale ha avuto modo di collaborare con innumerevoli nomi della scena jazz mondiale e con alcune vere e proprie leggende della storia del jazz, come : Tony Scott, Art Farmer, Enrico Rava, Stefano Bollani, Benny Golson, Cedar Walton, Lee Konitz, Barry Harris, Steve Grossman, Randy Brecker, Jimmy Owens, Bobby Watson, Bob Mover, George Cables, Eliot Zigmund, Renè Utreger, Oscar Klein, e molti altri. La sua attività concertistica lo ha portato a esibirsi in Svizzera, Austria, Inghilterra, Germania, Spagna, Francia, Slovenia, Croazia, Portogallo, Polonia, USA, Estonia, Lettonia, Emirati Arabi Uniti, Tunisia, Cuba, Messico, Irlanda, Olanda, Belgio , Norvegia , Indonesia, Macedonia, Giappone, Canada, Serbia , Romania , Ungheria, Slovacchia, Lituania, Malesia, Vietnam, Argentina, Liechtenstein, Bulgaria, Russia, Kuwait.
Giovedì 10 luglio | THE SOUND OF THELONIOUS MONK: Il Genio del Contrasto
Il leggendario Thelonious Monk ha reinventato il linguaggio del jazz, con il suo stile unico fatto di dissonanze, pause improvvise e un approccio fortemente personale alla composizione. La sua musica è una fusione di tradizione e innovazione, un intreccio di semplicità e complessità che ha ispirato generazioni di musicisti. Con le sue composizioni iconiche come Round Midnight, Blue Monk e Straight, No Chaser, Monk ha contribuito a scrivere la storia del jazz. Durante la rassegna, i suoi temi più celebri saranno rivisitati, offrendo una nuova prospettiva sulla sua geniale invenzione musicale, dall’ensemble degli studenti del conservatorio guidati dal M° Greg Burk, docente di pianoforte del conservatorio e la classe del M° Federico Sportelli, ospite al sassofono.
GREG BURK A 25 anni entra al New England Conservatory of Music dove completa un master studiando con George Russell, Danilo Perez, Cecil McBee, Charlie Banacos, Jerry Bergonzi e Paul Bley. Diventa rapidamente un turnista molto richiesto a Boston, nonché membro della Either/Orchestra con cui fece tournée in Russia, Etiopia e USA. Attualmente vive a Roma. Si esibisce come pianista solista, in duo e principalmente come leader del suo trio. Si è esibito anche con Benny Golson, Kenny Wheeler, David Murray, Sheila Jordan, Frank Lacy, Ra Kalam Bob Moses, Rob Mazurek, Carl Craig, Peter King, George Garzone, David Leibman, Gerald Cleaver, Steve Grossman, John Tchicai, Don Moyè, Louis Stewart, Either/Orchestra, Roberto Gatto, Diana Torto, Jerry Bergonzi, Jamaaladeen Tacuma, Tiziana Ghilioni, Rossen Zahariev, Steve Swallow, Mulatu Astatke e molti altri.
FEDERICO SPORTELLI Dopo varie esperienze professionali in Italia e all’estero, dal 2001 si dedica prevalentemente alla musica jazz e si esibisce nei principali jazz club della zona ( Cantina Bentivoglio, Chet Baker, Bravo Caffè, Henghel Gualdi Jazz club, Torrione Jazz club), in teatri (Celebrazioni , Antoniano, Teatro I.T.C S.Lazzaro, Teatro Consorziale di Budrio) in Conservatori ( Venezze Rovigo, G.B Martini Bologna ,Buzzolla Adria). Ha collaborato con Paolo Fresu, Franco D’Andrea, Jason Brown, John Stowell, Marco Tamburini e molti altri.
Giovedì 17 luglio | THE SOUND OF BLUE NOTE: L'Energia del Jazz Tradizionale
La Blue Note è una delle etichette discografiche più emblematiche nella storia del jazz. Fondata nel 1939 da Alfred Lion e Francis Wolff, la Blue Note ha dato vita a capolavori senza tempo, firmati da artisti leggendari come Miles Davis, John Coltrane, Art Blakey e Horace Silver. La musica della Blue Note è l'incarnazione dell'energia, della passione e della potenza del jazz. Le sue incisioni sono sinonimo di un linguaggio musicale ricco di improvvisazione, sperimentazione e ritmi complessi. In questa rassegna, celebreremo le icone della Blue Note, rivivendo le loro performance storiche che hanno definito il jazz moderno, con il M° Alessandro Presti, docente di tromba jazz del conservatorio, che guiderà l’ensemble di studenti con ospite il M° Marco Ferri, sassofonista di caratura internazionale.
ALESSANDRO PRESTI Indubbiamente uno dei massimi talenti del suo strumento nell’odierno panorama del jazz italiano e non solo, il trombettista Alessandro Presti, classe ’88, nonostante la giovane età vanta già una carriera molto ricca di importanti collaborazioni e riconoscimenti. Fresco vincitore dell’ultimo premio della critica “Top Jazz 2022”, indetto dalla storica rivista Musica Jazz, per la categoria Miglior Nuovo Talento Italiano, vanta collaborazione con artisti di fama internazionale.
MARCO FERRI Marco Ferri si è formato musicalmente nei conservatori di Parma e Modena, dove ha conseguito il diploma in sassofono classico (con il M° Massimo Ferraguti) e clarinetto (con il M° Corrado Giuffredi). Apprezzato per la sua duplice natura di musicista classico e jazz, ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il Primo Premio in concorsi internazionali come il Premio Massimo Urbani 2009, il Vittoria Jazz Awards 2011 e Incroci Sonori 2007. Vanta prestigiose collaborazioni artistiche, sia dal vivo che in studio di registrazione, con artisti come Benny Golson, Shawn Monteiro, Steve Gut, Gregory Hutchinson, Rick Margitza, Joe Magnarelli, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Renato Sellani, Tullio de Piscopo, Giovanni Amato, Jerry Bergonzi, Ola Onabule, Gegè Munari, Paolo Fresu e molti altri.
Giovedì 24 luglio | THE SOUND OF ANTONIO CARLOS JOBIM: La Magia del Jazz Brasiliano
Il genio di Antônio Carlos Jobim ha portato il jazz a dialogare con la musica brasiliana, creando una fusione che ha conquistato il mondo. Le sue composizioni, tra cui The Girl from Ipanema e Desafinado, sono diventate inni universali, celebrando il ritmo e la melodia del Brasile con un tocco jazzistico inconfondibile. Jobim ha contribuito alla creazione della bossa nova, un'elegante fusione di jazz e musica brasiliana che ha avuto un impatto duraturo su entrambe le tradizioni. La rassegna si immergerà in queste sonorità soavi e ritmiche, raccontando la magia del jazz brasiliano, con l’ensemble del conservatorio capitanata dal M° Paolo Ghetti, docente di basso elettrico e contrabbasso jazz del conservatorio e ospite il grande batterista e percussionista M° Roberto Rossi.
PAOLO GHETTI Durante il suo lungo percorso come sideman, il bassista Paolo Ghetti ha affiancato colleghi importanti come Pat Metheny, Peter Erskine, Pat MarGno, Dee Dee Bridgewater, Lee Konitz, Kenny Wheeler, John Taylor, Dave Liebman, George Russel, John Riley, Ingrid Jensen, Enrico Rava, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, etc. ricercando in ogni occasione l’arricchimento musicale e umano che lo hanno portato a una grande versatilità, solidità ritmica, interplay, usando sempre sapientemente le sue doti al servizio della musica con gusto e sensibilità.
ROBERTO ROSSI Batterista, percussionista, produttore e compositore, Roberto RED Rossi unisce lo stile batteristico a quello percussionistico in un particolare set (batteria classica e percussioni annesse…) formato da strumenti che riportano soprattutto ai colori della tradizione popolare afro-brasiliana. Questa sua caratteristica, oltre ad indurlo a mescolare i generi musicali tra loro e a collaborare anche con artisti di estrazione jazzistica, latino-americana e di musica etnica come Vinicius Cantuaria, Rosalia de Souza, Maria Pia de Vito e tanti altri, influenza notevolmente il suo modo di comporre e di produrre musica.
Giovedì 31 luglio | Martini Arrangers Workshop: Classic goes Jazz
L’ultimo appuntamento della rassegna è dedicato agli arrangiamenti degli studenti di composizione jazz di composizioni classiche, rivisitate in chiave jazzistica e suonate dall’ensemble degli studenti del dipartimento jazz diretti dal M° Michele Corcella, docente di Composizione jazz del conservatorio G.B.Martini di Bologna. Nella stessa serata l’ospite sarà il vincitore del premio Giardina, Mark Pasini, che farà parte della band e porterà all’ascolto del pubblico alcune composizioni e arrangiamenti.
MICHELE CORCELLA È laureato al DAMS di Bologna con una tesi sulle colonne sonore di Duke Ellington e ha conseguito i diplomi accademici di primo e secondo livello in Musica Jazz e il diploma accademico di primo livello in Musica ad indirizzo multimediale presso il conservatorio G.B. Martini di Bologna. È inoltre diplomato in direzione d’orchestra presso l’Accademia Pianistica di Imola “Incontri col Maestro”. E’ stato pluripremiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali di composizione e arrangiamento per big band e orchestra sinfonica quali Eddie Lang, 2 Agosto, Jazzverk, Bargajazz, Scrivere in Jazz, SIAE Libera il Jazz, European Composers Competition. Ha collaborato come compositore, arrangiatore o direttore d’orchestra con Kenny Wheeler, Randy Brecker, John Taylor, David Liebman, Norma Winstone, Anders Jormin, Jules Buckley, Glauco Venier, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Alfonso Deidda, Gianluca Petrella, Gianluigi Trovesi, Maria Pia De Vito, WDR Big Band, Erica Mou, Awa Fall e, in ambito classico, con Mario Brunello, l’Altenberg Trio Wien, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali e la Camerata Strumentale Città di Prato.