Zheng Ningyuan protagonista della terza residenza di Alchemilla
L’artista visivo di origine cinese è stato selezionato dalla Fondazione Zucchelli in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo – Museo d’Arte Modena di Bologna.
Ritratto di Zheng Ningyuan. Ph. Giovanni Previdi
Uno scatto dallo studio dell’artista.
Ultimo appuntamento con le residenze-studio a cura dell’Associazione Alchemilla di Bologna, realizzate con il contributo della Fondazione Zucchelli e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con l’artist run space Gelateria Sogni di Ghiaccio di Bologna e lo Espaço Mira di Porto, e con il patrocinio del Quartiere Santo Stefano.
Dopo le prime due residenze, che hanno visto il coinvolgimento di tre giovani performers, Elena Bastogi e le sorelle Maria e Carminda Soares, è la volta dell’artista visivo Zheng Ningyuan (Cina, 1989), selezionato dalla Fondazione Zucchelli in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo – Museo d’Arte Modena di Bologna.
A metà di gennaio 2021 Zheng Ningyuan, che attualmente frequenta il Biennio specialistico in Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha iniziato la sua residenza all’interno degli spazi settecenteschi di Palazzo Vizzani, sede dell’Associazione Alchemilla (Via Santo Stefano 43, Bologna), dove trascorrerà un periodo di due mesi che si concluderà con una presentazione pubblica del suo lavoro.La sua esplorazione artistica è basata su due filoni principali: i movimenti sociali legati all’immigrazione in Italia e l’interazione tra Europa e Cina nel contesto della globalizzazione. La residenza restituirà un’immagine differente del suo paese d’origine, sfatando tabù e stereotipie, e portando alla luce il ricco tessuto culturale e relazionale degli immigrati cinesi che abitano il territorio italiano. Il progetto di ricerca di Ningyuan è dedicato all’approfondimento di tematiche legate alle condizioni lavorative degli immigrati cinesi in alcune aree di Italia, in particolare quelle che presentano una presenza massiccia di lavoratori impiegati nelle fabbriche e nelle manifatture. Il tema del lavoro nero si sviluppa attraverso riferimenti specifici ad alcuni fatti di cronaca che hanno riscosso scarso interesse da parte dell’opinione pubblica italiana, come il rogo scoppiato nel 2013 all’interno dell’azienda Teresa Moda di Prato, che è costato la vita a sette operai. L’obiettivo dell’artista è quello di analizzare in senso più ampio i “comportamenti” del capitalismo globale, concentrandosi soprattutto sulle aree periferiche del pianeta e avvalendosi della collaborazione di operai, avvocati, sindacalisti legati alla tutela delle condizioni dei lavoratori cinesi in Italia.
Zheng Ningyuan nel 2017 ha fondato il collettivo WUXU a Bologna con il quale ha lanciato Project Prato (Program cross-field research program). Il progetto è proseguito tra il 2019 e il 2020 con il workshop di urban walking intitolato Viaggio di Cristina, presentato al Seta Festival di Prato. Nel 2019 WUXU ha co-prodotto insieme a Cantieri Meticci il laboratorio teatrale Cantare Battendo sulla Scodella, mentre ha firmato a proprio nome il progetto Baolijin serie, che è stato presentato all’Home Festival, DAMSLab, Bologna (2018). Ha curato insieme al giovane storico Liu Jing Cinema and Movement’68, Art Museum of Nanjing University of Arts, Nanchino, Cina (2018), oltre a The Falconry, che ha partecipato alla Second Yinchuan Biennale a cura di Marco Scotini. Tra le collettive: AMNUA International Project III, Art Museum of Nanjing University of Arts, Nanchino, Cina (2018); TAKE ME I’M YOURS, Parcheggio soprelevato Giuriolo, Bologna (2018) e OPEN tour, Accademia delle Belle Arti di Bologna (2018).
Residenze-studioA cura dell’Associazione Alchemilla, Bologna
Con il contributo di Fondazione Zucchelli e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
In collaborazione con Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna) e Espaço Mira (Porto)
Con il patrocinio di Quartiere Santo Stefano, Bologna
Corriere di Bologna 16-02-2021
ALCHEMILLA
lancia il nuovo programma di
RESIDENZE-STUDIO
Elena Bastogi | Anna Maria e Carminda Soares | Zheng Ningyuan
ottobre 2020 – giugno 2021
Associazione Alchemilla | Palazzo Vizzani
Via Santo Stefano 43, Bologna
Elena Bastogi durante una sua esibizione.
Alchemilla presenta il nuovo programma di RESIDENZE-STUDIO, realizzato con il contributo della Fondazione Zucchelli e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il progetto è proposto in collaborazione con l’artist run space Gelateria Sogni di Ghiaccio di Bologna e lo Espaço Mira di Porto, con il patrocinio del Quartiere Santo Stefano.
L’Associazione Alchemilla intende promuovere il talento di quattro giovani artisti, offrendo loro un luogo nel quale poter abitare, lavorare, sperimentare e creare nuove produzioni, anche in relazione con i saloni settecenteschi di Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla. Durante il periodo di residenza verranno creati dei momenti di confronto tra gli artisti ospitati, i critici e i formatori invitati che, nel rispetto delle misure di sicurezza contro la diffusione del Covid-19, avranno la possibilità di offrire uno sguardo esterno sulla produzione dei lavori.
Le prime due residenze della durata di due settimane ciascuna coinvolgono tre giovani performers: Elena Bastogi (Italia, 1995) la cui permanenza è pervista dal 25 ottobre al 7 novembre 2020, e le sorelle Anna Maria e Carminda Soares (Portogallo, 1993) che saranno presenti dal 25 ottobre al 7 dicembre. Da gennaio a marzo 2021 sarà in residenza l’artista visivo Zheng Ningyuan (Cina, 1989), che è stato selezionato dalla Fondazione Zucchelli in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e il MAMbo – Museo d’Arte Modena di Bologna.
Elena Bastogi nel suo periodo di residenza bolognese avrà modo di portare a compimento la performance teatrale dal titolo Senza titolo (mâcher ses mots) – figuration attempt #2. Si tratta di un lavoro teatrale che indaga il linguaggio e la parola nel suo darsi, mostrarsi e ritrarsi, concepito nel 2018 a Lisbona durante la frequentazione del PACAP II (Programma Avanzato di Creazione nelle Arti Performative) al Forum Dança. Durante la residenza bolognese, l’artista amplifica la presenza del corpo, rilegge gli equilibri tra parola e azione scenica, avvalendosi dello sguardo esterno della danzatrice e coreografa Lucia Palladino e della regista Alexia Sarantoupoulou.
Anna Maria e Carminda Soares svilupperanno una nuova produzione dal titolo It’s a long yesterday, un lavoro ispirato da un aspetto autobiografico, ovvero la relazione gemellare tra le due performer. I materiali prodotti fino ad ora – frammenti coreografici, immagini, tracce musicali – diventeranno durante la residenza oggetto di studio e di approfondimento con l’intento di comporre l’ossatura della performance. Le sorelle Soares nel realizzare il proprio intervento si avvarranno della collaborazione con il musicista Antonio Marotta, mentre la coreografa e danzatrice Lara Russo offrirà uno sguardo esterno sul lavoro delle due performer. It’s a long yesterday è uno spettacolo co-prodotto con Teatro Municipal di Porto e la Compagnia Instável.
Zheng Ningyuan vive e lavora a Bologna. La sua esplorazione artistica è basata su due filoni principali: i movimenti sociali legati all’immigrazione in Italia e l’interazione tra Europa e Cina nel contesto della globalizzazione. La sua residenza restituirà un’immagine differente del suo paese d’origine, sfatando tabù e stereotipie, e portando alla luce il ricco tessuto culturale e relazionale degli immigrati cinesi che abitano il territorio italiano.
RESIDENZE-STUDIO
Artisti: Elena Bastogi, Anna Maria e Carminda Soares, Zheng NingyuanSede: Alchemilla, Palazzo Vizzani, Via Santo Stefano 43, Bologna
Periodo: ottobre 2020 – giugno 2021
A cura di: Associazione Alchemilla
Con il contributo di: Fondazione Zucchelli e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Partner: Gelateria Sogni di Ghiaccio (Bologna) e Espaço Mira (Porto)
Con il patrocinio di: Quartiere Santo Stefano, Bologna
Ufficio stampa:
Irene Guzman: irenegzm@gmail.com | tel. 349 1250956Informazioni:
info@alchemilla43.it
Elisa Campagnaro 348 1282026 | Fulvio Chimento 340 4700468
Maria e Carminda Soares, It’s a long yesterday, 2020.
Biografie artisti
Elena Bastogi (Italia, 1995) si laurea nel 2018 in arti visive all’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi dal titolo “Soggettività e corpi indocili”. Utilizza la fotografia come media per la realizzazione dei suoi progetti, che hanno a che fare con l’impossibilità di avere un’immagine netta e definita del corpo-soggetto nell’atto di ritrarlo e rappresentarlo nella sua sfuggevolezza.
Parallelamente agli studi accademici si costruisce un’educazione anche nell’ambito delle arti performative attraverso corsi e laboratori. Dal 2017 lavora come attrice in Giuramenti del Teatro Valdoca, nel 2017 si trasferisce a Lisbona per partecipare al Risco da dança, presso il “c-e-m centro em movimento”. L’anno successivo frequenta il PACAP II (Programma Avanzato di Creazione nelle Arti Performative) al Forum Dança, curato da Sofia Dias e Vìtor Roriz, nel cui contesto produce il suo primo solo Senza titolo (mâcher ses mots) – figuration attempt #2. Attualmente vive a Roma e frequenta il Master in Studi e Politiche di Genere all’Università Roma Tre.
Anna Maria e Carminda Soares (Portogallo, 1993) hanno lavorato come danzatrici e performers con Victor Hugo Pontes, Eduardo Torroja, Ballet Contemporâneo do Norte, Marianela Boán, Joclécio Azevedo, Jorge Gonçalves, Catarina Campos, Lara Russo e Nuno Preto. Si sono formate all’interno del programma di danza contemporaneo Art Factory International – Dance Start Up VIII, a Bologna con la direzione di Brigel Gjoka e Advanced Training in Interpretation and Choreographic Composition a Porto. Nel 2016 nell’ambito del programma Advanced Training in Interpretation and Choreographic Composition, con Chiara Zompa e hanno lavorato a Apontamentos sobre o disforme e meia-noite con première al Teatro Campo Alegre (Porto). Nel 2017 prende vita Qua.se poema [um fragmento] con la co-produzione del Teatro Municipal do Porto e Companhia Instável. Nel 2018 hanno creato Corpus insieme a Agata Pankoswka; sono artiste associate con Visões Úteis dal 2019 in collaborazione con Maria R. Soares.
Zheng Ningyuan (Cina, 1989) nel 2017 ha fondato il collettivo WUXU a Bologna con il quale ha lanciato Project Prato (Program cross-field research program), il progetto è proseguito nel 2019 e 2020 con il workshop di urban walking intitolato Viaggio di Cristina, presentato al Seta Festival di Prato. Nel 2019 WUXU ha co-prodotto insieme a Cantieri Meticci il laboratorio teatrale Cantare Battendo sulla Scodella, mentre ha firmato a proprio nome il progetto Baolijin serie, che è stato presentato all’Home Festival, DAMSLab, Bologna (2018). Ha curato insieme al giovane storico Liu Jing Cinema and Movement’68, Art Museum of Nanjing University of Arts, Nanjing, Cina (2018), oltre a The Falconry, che ha partecipato al Second Biennal of Yinchuan, a cura di Marco Scotini (Yinchuan, Cina). Tra le collettive: AMNUA International Project III, Art Museum of Nanjing University of Arts, Nanjing, Cina (2018); TAKE ME I’M YOURS, Parcheggio soprelevato Giuriolo, Bologna, Italia (2018) e OPEN tour, Accademia delle Belle Arti di Bologna (2018).
Zheng Ningyuan, Baolijin serie, 2019, courtesy l’artista.