La Fondazione Zucchelli è lieta di presentarVi,
all’interno della sua nuova attività laboratoriale, ‘Incontro con gli autori’, il workshop a cura di Giovanna Caimmi e Gino Gianuizzi, del celebre artista Cesare Pietroiusti, il 3 e 4 Dicembre 2015.
Ad ospitarlo una cornice d’eccezione, il rinomato Museo della Musica di Bologna, in Strada Maggiore 34.
Cesare Pietroiusti
L’artista anticonformista per antonomasia, svolge la sua ricerca artistica dal 1977, quando iniziò a lavorare nel centro studi Jartrakor di Sergio Lombardo partecipando attivamente alla definizione di un’arte ‘eventualista’.
Nella seconda metà degli anni Ottanta dà vita insieme a Salvatore Falci, Stefano Fontana, Pino Modica e Domenico Nardone all’esperienza del gruppo di Piombino, che sperimenta, in anticipo di circa un decennio sull’arte ‘relazionale’, il coinvolgimento, attraverso stimoli estetici, di un pubblico inconsapevole. Da allora ha fondato e coordinato centri di ricerca e progetti, ha esposto in spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all’estero.
Proprio sul tema della relazione che si crea tra l’artista e lo spazio dato, concentra la sua attenzione e dice:
“L’artista è quello che dato uno spazio, vuole vedere quello che c’è dall’altra parte…” vuole tentare di uscirne, di oltrepassarne i limiti.
Da questo pensiero nasce la sua teoria dello “spostamento con resti: riuscire a dislocare la propria pratica artistica in un luogo “altro” senza perdere il contatto, la capacità di dialogo critico, la strada insomma che riporta al luogo proprio”.
Negli ultimi anni concentra il suo lavoro sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici del sistema occidentale.
Dal 2004 ha distribuito gratuitamente decine di migliaia di disegni autografi, venduto storie, ingerito banconote al termine di un’asta pubblica per poi restituirle al legittimo proprietario dopo l’evacuazione, organizzato serate gastronomiche dove alla fine del pranzo si viene rimborsati, allestito mostre dove le opere si vendono in cambio di idee e non di soldi.
Per l’artista l’arte appartiene non a chi la paga ma a chi la capisce, a chi è in grado di scambiare significati sulle opere, dare letture, interpretazioni e contributi creativi .
Nella performance del 2007 dal titolo Money-Watching, all’interno di un negozio di Birmingham, la merce offerta erano banconote da 10 e 20 sterline, chiunque poteva entrare e per comprare tali “merci”, doveva semplicemente guardarle.
Questa è una dimostrazione del rovesciamento di posizioni degli elementi di un normale processo di scambio economico.
Pietroiusti concepisce l’artista come un ”perfetto dilettante” che non sa fare niente ma può fare tutto facendo delle proprie debolezze delle “risorse di senso”.
L’intento del suo workshop è quello di condurre i partecipanti a fare un ragionamento sul “pensiero non funzionale”, visto come potenzialità assolutamente comune e “non-professionale” per produrre, pensare e interpretare l’arte.
Workshop a pagamento riservato ai soli iscritti, per un massimo di 25 partecipanti
Appuntamento presso il Museo della Musica di Bologna, Strada Maggiore 34, Laboratorio musicale 1 (piano terra).
Giovedì 3 Dicembre, ore: 15-18
Venerdì 4 Dicembre, ore: 10-13/15-18
Per maggiori informazioni:
mail: eventi.fondazionezucchelli@gmail.com website: www.fondazionezucchelli.it
WORKSHOP 2015 – INCONTRO CON GLI AUTORI
Cesare Pietroiusti
4 e 5 dicembre 2015